Si è svolta oggi in diretta streaming l’ottava edizione della giornata della legalità di Confcommercio. I risultati dell’Ufficio Studi sono allarmanti: il Covid ha negativamente impattato sull’economia e sulle imprese, travolgendole e facendole sprofondare in una situazione disperata.
Confcommercio, sia a livello nazionale che locale, ha più volte fatto presente alle istituzioni la gravissima situazione che si è venuta a determinare, chiedendo a gran voce sostegni e ristori più adeguati, soprattutto per il settore dei servizi, che più di ogni altro ha pagato dazio all’emergenza coronavirus. Il bilancio è estremamente preoccupante: sono circa 300mila imprese che rischiano di chiudere i battenti in modo definitivo.
La perdita quasi totale di fatturato e la conseguente crisi di liquidità, unitamente alle complicanze burocratiche tristemente note, in una situazione così eccezionale hanno dato il colpo di grazia alle imprese. A ciò si aggiunge, purtroppo, un elemento ulteriore: il fenomeno l’usura, cui è stata dedicata l’ottava edizione di “Legalità, ci piace!”, la giornata nazionale di Confcommercio dedicata alla legalità alla quale ha partecipato.
“La giornata della legalità ed il tema dell’usura sono molto sentite nel territorio Vibonese– commenta Antonella Petracca, Presidente di Federmoda Confcommercio Vibo Valentia- sono tristemente note le vicende che vedono protagonista la longa manus della criminalità organizzata ed il clima di disperazione causato dalla pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che peggiorare una situazione già difficile”.
“Le nostre imprese hanno bisogno di sostegni concreti, moratorie creditizie ampie ed inclusive, sospensione e rateizzazione degli impegni fiscali e possibilità più ampie di accesso al credito; il settore moda è al collasso ed è per questo che chiediamo di riaprire in sicurezza, perché se si spegne un’insegna viene meno un pezzo del futuro del paese”
“Il fenomeno dell’usura, tema al centro della giornata della legalità di Confcommercio, è purtroppo grandemente diffuso nel territorio perché spesso si configura come l’unica possibilità di ottenere la liquidità necessaria a pagare i fitti, le bollette, mantenere le proprie famiglie” continua la Petracca, che aggiunge “nella nostra provincia, il tessuto imprenditoriale più fragile paga un prezzo più alto per questo fenomeno illegale, ed è per questo che dobbiamo farci carico delle necessità delle nostre imprese e far sentire loro la nostra vicinanza”
Nel corso dell’ottava edizione della giornata della legalità, durante la diretta streaming nazionale, il direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, ha presentato un’analisi sugli effetti dell’usura al tempo del Covid per le imprese e la percezione che le stesse imprese hanno del fenomeno, rilevando che rispetto al 2019 è più che raddoppiata la quota di imprenditori che ritiene aumentato il problema (27% contro il 12,7%), e sono a immediato e grave rischio usura circa quarantamila imprese del commercio, della ristorazione e dell’alloggio. Inoltre è emerso che la pandemia ha ulteriormente aumentato il divario tra Nord e Sud del paese, risultando il meridione più colpito dal fenomeno dell’usura e più restio alla denuncia, dal momento che il 94% degli intervistati ha dichiarato di non denunciare per paura idi ritorsioni.
“Dobbiamo agire subito per arginare il fenomeno dell’usura perché senza fatturato, senza liquidità, senza credito, e con i costi da pagare è facile capire quanti imprenditori rischiano di essere facili prede per la criminalità organizzata. Le imprese del settore moda sono allo stremo e molte di loro non sopravvivranno alla crisi, a meno che non si agisca concretamente a loro sostegno.”
Il Presidente di Federmoda Vibo Valentia
Antonella Petracca