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Al via la quarta edizione del Forum Internazionale di Conftrasporto

A Cernobbio il Forum dedicato al mondo del trasporto. Tra i temi trattati: lo scenario internazionale ed europeo; il ruolo delle istituzioni e dei territori; industria e logistica; infrastrutture, programmazione e regolazione; i modelli di riferimento e le eccellenze del mondo produttivo, dei trasporti e della logistica; la sostenibilità ambientale.
Lo scenario internazionale ed europeo; il ruolo delle istituzioni e dei territori; industria e logistica; infrastrutture, programmazione e regolazione; i modelli di riferimento e le eccellenze del mondo produttivo, dei trasporti e della logistica: questi i temi portanti della quarta edizione del Forum Internazionale di Conftrasporto organizzato da Confcommercio, in collaborazione con Ambrosetti, che si svolgerà lunedì 8 e martedì 9 ottobre prossimi a Cernobbio (Como) al Grand Hotel Villa d’Este.
Il Forum è iniziato lunedì 8 ottobre, alle ore 11.00, con la conferenza stampa del Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e del Vice Presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, in cui verrà presentata un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort, sul sistema dei trasporti in Italia.
Tra i partecipanti di lunedì 8 ottobre: Gianluigi Aponte (Executive Chairman MSC Group), Lucio Caracciolo (Direttore Limes), Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia), Lucrezia Reichlin (Economista, London Business School), Cosimo Rummo (Presidente e Amministratore Delegato di Rummo), Giovanni Toti (Presidente Regione Liguria), Nicola Zingaretti (Presidente Regione Lazio).
Tra i partecipanti di martedì 9 ottobre: Andrea Camanzi (Presidente Autorità di Regolazione dei Trasporti), Christian Colaneri (Direttore Commerciale RFI-Rete Ferroviaria Italiana), Zeno D’Agostino (Presidente Assoporti), Andrea Gibelli (Presidente FNM), Stefano Messina (Presidente AssArmatori), Mauro Micillo (Responsabile Corporate e Investment Banking Intesa Sanpaolo), Claudio Ricci (Amministratore Delegato Interporto Campano).
Sono intervenuti, nella prima giornata, il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il Commissario europeo dei Trasporti Violeta Bulc, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari Regionali e alle Autonomie, Stefano Buffagni.
Chiusura dei lavori del Forum: il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi.

Indagine Isfort-Conftrasporto: a quasi due mesi dal crollo del Ponte Morandi, il danno economico complessivo per le imprese dell’autotrasporto in transito per il nodo di Genova ha superato i 116 milioni di euro, cioè oltre 2 milioni di euro al giorno.
A quasi due mesi dal crollo del Ponte Morandi, il danno economico complessivo per le imprese dell’autotrasporto in transito per il nodo di Genova ha superato i 116 milioni di euro, cioè oltre 2 milioni di euro al giorno; per i camion che quotidianamente attraversavano il ponte nel percorso cittadino l’incremento dei costi ha raggiunto oltre i 32 milioni di euro, pari a quasi 600 mila euro al giorno.

E’ quanto emerge da un’indagine di Conftrasporto-Confcommercio, realizzata in collaborazione con Isfort, diffusa al Forum Internazionale di Conftrasporto-Confcommercio a Cernobbio. Il crollo del ponte Morandi comporta un allungamento di 120 Km per l’attraversamento di Genova da Levante a Ponente e di 70 Km in senso inverso, che genera un incremento dei costi pari a 568.500 euro ogni giorno, di cui l’80% a carico delle imprese di trasporto e il 20% delle aziende produttrici che si servono di mezzi propri.

Secondo Conftrasporto, l’incremento di un’ora nei tempi medi di percorrenza causata dalla congestione del traffico genera un aumento di costi per i circa 4mila camion che entrano ed escono ogni giorno dal porto di Genova pari a 265.200 euro, mentre per i 31.500 veicoli pesanti che attraversano la Città il costo aggiuntivo è di 2,08 milioni di euro. Il settore della logistica vale il 14% del Pil italiano, quello dei porti il 2,3%, mentre negli ultimi 20 anni la crescita dei trasporti è stata pari al 500% nel Mediterraneo e del 10% in Italia.

Fare una stima del danno economico causato dal crollo del ponte Morandi – spiegano in Conftrasporto – è “prematuro” basato su costi aggiuntivi come il personale impiegato e il gasolio consumato in più. Si tratta di una cifra che, secondo l’Associazione aderente a Confcommercio, “ogni giorno aumenta e impone alle imprese di autotrasporto di fare delle scelte, alla luce anche delle nostre stime”. L’attraversamento della Liguria, poi, vale 11 milioni di camion all’anno, di cui 3 milioni con destinazione o origine nella regione stessa.


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