La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha reso pubbliche le Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative.
La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha reso pubbliche le Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative.
A partire dal 18 maggio, le attività economiche, produttive e sociali potranno svolgersi esclusivamente nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.
In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale.
Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate con provvedimenti statali o, nelle more di tali provvedimenti, dalle Regioni.
Per garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, informando contestualmente il Ministro della salute, possono introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte a livello statale
A partire dal 18 maggio, le attività economiche, produttive e sociali potranno svolgersi esclusivamente nel rispetto dei contenuti di protocolli o linee guida, idonei a prevenire o ridurre il rischio di contagio nel settore di riferimento o in ambiti analoghi, adottati dalle Regioni o dalla Conferenza delle Regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali.
In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale.
Le misure limitative delle attività economiche e produttive possono essere adottate con provvedimenti statali o, nelle more di tali provvedimenti, dalle Regioni.
Per garantire lo svolgimento in condizioni di sicurezza delle attività economiche, produttive e sociali, le regioni monitorano con cadenza giornaliera l’andamento della situazione epidemiologica nei propri territori e, in relazione a tale andamento, informando contestualmente il Ministro della salute, possono introdurre misure derogatorie, ampliative o restrittive, rispetto a quelle disposte a livello statale