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Confcommercio Calabria Centrale informa: contributi a fondo perduto MISE per l’intrattenimento digitale

Contributi a fondo perduto per le imprese che operano nel settore dell’ intrattenimento digitale: coperti il 50% dei costi per la realizzazione di prototipi di videogiochi. Istituito il First Playable Fund con un valore di 4 milioni di euro: il decreto MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 febbraio 2021 rende operativa la misura prevista dal Decreto Rilancio

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Dall’8 febbraio 2021 sono operative le misure previste dal decreto rilancio che prevedono una serie di contributi a fondo perduto per le imprese che operano nel settore dell’intrattenimento digitale e danno vita a prototipi di videogiochi: è possibile richiedere la copertura del 50% dei costi necessari alla realizzazione del progetto, che deve prevedere una spesa a partire da un minimo di 20.000 euro.
Il beneficio può arrivare a un massimo di 200.000 euro per singolo prototipo. “Favorire lo sviluppo dell’industria dell’intrattenimento digitale a livello nazionale, attraverso il sostegno sostegno alle fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi” è questo lo scopo del First Playable Fund che ha una dotazione iniziale di 4 milioni di euro.

L’agevolazione per le imprese è stata prevista dal Decreto Rilancio, numero 34 del 19 maggio 2020, all’articolo 38 e con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato l’8 febbraio 2021 in Gazzetta Ufficiale, assume una forma più concreta: si definiscono nel dettaglio le spese ammissibili, i requisiti dei soggetti beneficiari, e si anticipano le modalità di domanda, che saranno poi chiarite nel dettaglio da un ulteriore provvedimento ad hoc.

Come si legge nel testo del Decreto, i contributi a fondo perduto sono gestiti dalla direzione generale per gli incentivi alle imprese del MISE che per la gestione delle richieste e l’erogazione delle risorse si può avvalere di Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

Contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale: nel decreto MISE i requisiti delle imprese ammesse

Come sottolinea lo stesso articolo 38 del Decreto Rilancio che ha previsto la misura, il First Playable Fund è finalizzato a sostenere le fasi di concezione e pre-produzione dei videogiochi, necessarie alla realizzazione di prototipi, con l’erogazione di contributi a fondo perduto, pari al 50% delle spese ammissibili e per un importo compreso da 10.000,00 euro a 200.000,00 euro per singolo prototipo.

Una stessa impresa può richiedere il beneficio anche per due diversi progetti. Gli aspiranti beneficiari devono avere i requisiti che seguono nel momento in cui presentano la domanda per accedere all’agevolazione:

  • svolgere, in via prevalente, una delle seguenti attività economiche:
    • Edizione di software;
    • Produzione di software;
    • consulenza informatica e attività connesse;
  • avere sede legale nello Spazio economico europeo;
  • essere soggette a tassazione in Italia per effetto della loro residenza fiscale, ovvero per la presenza di una sede operativa in Italia;
  • avere un capitale sociale minimo interamente versato e un patrimonio netto non inferiori a 10.000 euro, sia nel caso di imprese costituite sotto forma di società di capitali, sia nel caso di imprese individuali di produzione che di imprese costituite sotto forma di società di persone;
  • essere regolarmente costituite e iscritte come attive nel registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente;
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
  • garantire, nel caso in cui si operi anche in settori diversi o si esercitino anche altre attività escluse dal campo di applicazione del regolamento de minimis, con mezzi adeguati come la separazione delle attività o la distinzione dei costi, che le attività esercitate nei settori esclusi non beneficiano di aiuti concessi a norma del regolamento de minimis.
Contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale: nel decreto MISE i progetti ammissibili

Danno diritto ai contributi a fondo perduto i progetti che, attraverso lo sviluppo delle fasi di concezione e pre-produzione del videogioco, prevedono la realizzazione di un prototipo destinato alla distribuzione commerciale e hanno le seguenti caratteristiche:

  • vengono realizzate dalle imprese presso la propria sede operativa ubicata in Italia, come indicata nella domanda di agevolazione;
  • prevedono la realizzazione di un singolo prototipo;
  • prevedono spese e costi ammissibili complessivamente non inferiori a euro 20.000,00;
  • vengono avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • vengono ultimati entro diciotto mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

costi ammissibili e che quindi vengono coperti per il 50% dai contributi a fondo perduto del First Playable Fund sono i seguenti:

  • prestazioni lavorative svolte dal personale dell’impresa, dipendenti, con rapporto di collaborazione con contratto a progetto o di somministrazione di lavoro;
  • prestazioni professionali commissionate a liberi professionisti o ad altre imprese; compresi i servizi di consulenza;
  • attrezzature tecniche (hardware) di nuova fabbricazione acquistate per la realizzazione del prototipo, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzate per la realizzazione del progetto;
  • licenze di software.

In linea generale, spese e costi devono essere sostenute dopo la data di presentazione della domanda di agevolazione ed essere pagati esclusivamente attraverso conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e con modalità che
consentano la piena tracciabilità del pagamento e l’immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura o al relativo documento giustificativo di costo.

Contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale: modalità di domanda

I contributi a fondo perduto alle imprese che presentano i requisiti richiesti e che hanno un progetto ammissibile all’agevolazione vengono concessi sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello.

Per la scadenza e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione si dovrà ancora attendere uno specifico provvedimento MISE del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Ministero.

Ma il testo del Decreto anticipa che le richieste dovranno essere inviate tramite il servizio online che sarà attivato e corredate da una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante il possesso dei requisiti richiesti e da una proposta progettuale con la descrizione dettagliata con le seguenti informazioni:

  • attività da svolgere per le fasi di concezione e preproduzione del videogioco;
  • risorse professionali coinvolte e dei beni/servizi da acquisire;
  • caratteristiche del prototipo da realizzare;
  • spese e costi da sostenere;
  • importo dell’agevolazione richiesta.

Ogni impresa può presentare al massimo due domande di agevolazione in relazione a due diversi progetti.

Per procedere con la richiesta di accesso al First Playable Fun, l’impresa deve disporre di un indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al registro delle imprese e della firma digitale del legale rappresentante o di un suo delegato all’interno della sua organizzazione.

Tutti i dettagli sui contributi a fondo perduto per l’intrattenimento digitale nel Decreto MISE del 18 dicembre 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’8 febbraio 2021.

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