on la fine dello stato di emergenza, fissata al 31 marzo prossimo, si va verso l’abbandono progressivo dell’obbligo di mascherine e green pass anche al chiuso.
Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, che il 16 marzo scorso ha approvato la road map per l’allentamento delle misure di contenimento contro la pandemia. Anche se, come si legge all’interno del decreto, per tutto il 2022 ancora il Ministero della Salute potrà “introdurre limitazioni agli spostamenti da e per l’estero, nonché imporre misure sanitarie in dipendenza dei medesimi spostamenti”.
Ecco nel dettaglio le date della road map e le decisioni approvate dal governo.
Il 31 marzo finisce lo stato di emergenza
Dopo 26 mesi l’Italia abbandonerà il sistema dei colori e la struttura commissariale: al posto del generale Francesco Paolo Figliuolo subentrerà un’unità temporanea istituita ad hoc, presso il Ministero della Difesa, per portare a termine la campagna vaccinale. Verrà sciolto anche il Comitato tecnico scientifico, che fino al 31 dicembre confluirà in una sezione operativa al Ministero della Salute. L’obbligo del vaccino rimarrà fino al 15 giugno, ad eccezione del personale sanitario e delle Rsa, e dal primo aprile cadranno tutte le sanzioni, tranne quella pecuniaria. La possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato, senza accordi individuali, sarà prorogata fino al 30 giugno 2022. Dal primo aprile cade l’obbligo del green pass rafforzato per bar e ristoranti all’aperto.
Dal primo maggio stop al green pass
Il passaporto sanitario rimarrà in vigore fino al 30 aprile, come anche l’obbligo delle mascherine al chiuso. Non sarà inoltre più necessaria la quarantena precauzionale dopo un contatto con un positivo, anche per i non vaccinati.
Il green pass rafforzato sarà obbligatorio al chiuso fino alla fine di aprile per:
- bar e ristoranti (esclusi quelli all’interno di alberghi e di altre strutture ricettive, riservati esclusivamente ai clienti alloggiati);
- per i centri benessere (anche all’interno di strutture ricettive);
- piscine e palestre;
- sport di squadra e di contatto;
- le sale gioco;
- centri culturali, sociali e ricreativi;
- cerimonie civili e religiose;
- spettacoli;
- le discoteche;
- i congressi;
- gli eventi sportivi al chiuso.
Solo i turisti stranieri in Italia potranno entrare nei ristoranti con un green pass base (quindi anche con un semplice tampone negativo) a partire dal primo aprile.
Il green pass base sarà invece necessario sempre fino al 30 aprile per:
- mense;
- concorsi pubblici;
- colloqui in carcere.
Dal primo aprile la capienza degli impianti sportivi e degli stadi torna al 100% sia all’aperto che al chiuso (con mascherina), come anche le discoteche all’aperto.
Via il super green pass al lavoro
Con il termine dello stato di emergenza a partire dal primo aprile per l’accesso al lavoro sarà sufficiente il green pass base anche per gli over 50, ma resteranno fino al 30 le sanzioni per chi ne è sprovvisto.
Green pass per i trasporti
Per il trasporto pubblico locale non sarà più necessario il green pass a partire dal primo aprile. Rimane quello base per i mezzi a lunga percorrenza, ma solo fino al 30 aprile. Dal primo maggio si potrà quindi viaggiare senza bisogno di certificato.
(Fonte: Confcommercio Toscana)