Sono svariati gli aggettivi con cui è stata definita questa nuova fase che partirà dal 4 maggio, ripartenza, rinascita, post-covid-19, fase 2 e così via, ma probabilmente sarà solo tra qualche mese che capiremo se, in effetti, si è trattato di una rinascita, di una ripartenza o se invece si è trattato di un disastro economico e sociale. Oltre alle migliaia di vittime, infatti, questo Virus si porterà dietro altrettante attività commerciali che per le nostre città sono vite oltre che luoghi di incontro, punti di riferimento storici, attività che hanno visto l’alternarsi delle generazioni e che alla fine dovranno dire “BASTA, STOP, CHIUSO”.
Il tessuto economico della città di Crotone è per la maggiore basato sul commercio, agricoltura e turismo, con pochissime realtà industriali, e gli Agenti Immobiliari di questo ne sono certi perché, ovviamente, dietro la locazione e l’acquisto di un immobile vi è l’esigenza di sapere l’attività svolta, un riscontro che esige il locatore o ancora di più le banche che dovranno mutuare l’operazione di compravendita.
Sono ormai anni che il mercato immobiliare è in sofferenza e si registrano numeri negativi sia nelle compravendite che nei valori di mercato per metro quadro, se non fosse per questo ultimo biennio, dove vi è stato un timido accenno di positività. La città Pitagorica, dal canto suo, esprime circa 400 compravendite l’anno, delle quali, statisticamente, oltre il 60% viene intermediato dalle agenzie immobiliari che svolgono il ruolo di mediatori ma soprattutto di consulenti, con il compito morale ed etico di condurre un’operazione perfetta per la soddisfazione professionale e dei propri clienti.
Questo blocco al comparto immobiliare creerà inevitabilmente un ulteriore calo delle compravendite con conseguente calo del 15/-20 % sulle transazioni e comporterà una irrimediabile riduzione del valore di mercato degli immobili per maggiore contrattazione sul prezzo.
Il 4 maggio le agenzie immobiliari potranno “rialzare le serrande”, sanificando a proprie spese gli ambienti, predisponendo gel disinfettante e guanti, pulendo due volte al giorno con prodotti igienizzanti, regolamentando gli accessi e così via, ma il problema più grave che si porrà è riguarderà l’accesso agli immobili per la loro visione.
Invero, per gli immobili abitati il sopralluogo creerebbe assembramenti o, comunque, tale attività non è espressamente prevista nel vigente DPCM o, semplicemente, c’è paura che ognuno di noi porta con sé, la paura di uscire e di avere contatti.
Si preannuncia, dunque, una ripresa dell’attività con l’operatività ridotta di oltre la metà, si potrà riaprire giusto per ritornare alla normalità, ma non per produrre.
Gli operatori del settore certamente sfrutteranno questo periodo per digitalizzare le proprie agenzie, per affinare le attività di marketing digitale, rivedere siti e pagine facebook magari inserendo dei video che potranno far vedere gli immobili in un virtual-tour, insomma si organizzeranno per il futuro prossimo che, auspichiamo, sarà caratterizzato dal ritorno al mattone, al piccolo investimento o al cambio della propria abitazione.
In effetti l’arrivo del Covid-19 se da una parte ha destabilizzato le economie di tutto il mondo, generando delle perdite milionarie, dall’altra l’obbligo della permanenza in casa ha dato imput a tanti a voler cambiare abitazione perchè piccola, priva di spazi esterni, senza il secondo servizio, con poca areazione o luminosità.
Le crisi portano sempre a dei cambiamenti: cambieremo atteggiamento nella vita sociale, abitudini di vita, ma cambieremo altresì gli orizzonti degli investimenti, sicuramente incoraggiati da prezzi ai minimi storici e tassi bancari sui mutui di interessi vicinissimi all’ 1%.
Gli Agenti immobiliari, quindi, dovranno rimboccarsi ancora una volta le maniche, con gli aiuti o senza, e con la resilienza che ha consentito loro di sopravvivere a periodi discontinui, tra boom di vendite e bolle, vendite con tassi al 10% o con prezzi da capogiro, di certo li incoraggerà ad andare avanti, cercando di capire come superare anche questa crisi con le proprie competenze, con la condivisione di idee tra colleghi, facendo “propria parte” in questa piccola città piena di storia e di gloria.
Il Presidente di FIMAA Crotone
Salvatore Mazza