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Il Procuratore Capoccia e il Dirigente della Polizia di Stato Montemagno in Confcommercio per l’iniziativa “Legalità ci piace”

Si è svolta, martedì 28 marzo, la decima edizione della Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità ci piace”, un’iniziativa di analisi, denuncia e sensibilizzazione sulle conseguenze dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese. Un appuntamento annuale ideato da Confcommercio contro ogni forma di illegalità per promuovere e rafforzare la cultura della legalità che è un prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo.

In occasione dell’evento nazionale, presso la sede di Confcommercio Crotone, è stato organizzato un incontro/dibattito sul tema della legalità che ha visto la preziosa partecipazione del Procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia e del Primo Dirigente della Questura di Crotone Salvatore Montemagno che, in una sala gremita di giovani, hanno dato vita ad un costruttivo e suggestivo confronto sulle diverse tematiche della legalità.

Dopo gli interventi di apertura del Presidente di Confcommercio Crotone Antonio Casillo e del Direttore di Confcommercio Giovanni Ferrarelli il Procuratore Capoccia ed il Dottor Montemagno hanno risposto alle diverse domande poste dagli studenti del Liceo Classico Pitagora e dell’Istituto Donegani di Crotone con i quali sono entrati subito in sintonia, ricorrendo ad aneddoti ed esperienze personali, mirate a trasmettere l’importanza di intendere e perseguire la legalità anche nei piccoli gesti della quotidianità.

“Le iniziative che coinvolgono i giovani – ha dichiarato il Procuratore Capoccia – rappresentano sempre occasioni utili, perchè investire sulla loro formazione e sulla loro cultura significa investire sul futuro della nostra comunità. È importante far comprendere che la legalità non riguarda solo i grandi eventi di criminalità che fanno cronaca, ma si costruisce attraverso i piccoli gesti della quotidianità; il rispetto delle regole rappresenta il presupposto indispensabile affinchè ognuno possa avere l’opportunità di una realizzazione personale e la collettività possa, di conseguenza, vivere felicemente.”

“La Questura di Crotone – ha dichiarato il Dottor Montemagno – ha colto con piacere l’inviato a partecipare a questa iniziativa perché consapevole che parlare ai giovani di legalità e rispetto delle regole è fondamentale per la costruzione di un futuro migliore: una società sicura per la comunità si crea solo con la piena sinergia tra le forze dell’ordine, le istituzioni, la scuola e tutte le parti sociali.”

“Siamo felici ed onorati della presenza del Procuratore Capoccia e del Dirigente Montemagno a questo incontro nel quale abbiamo voluto coinvolgere gli studenti – ha commentato il Presidente Antonio Casillo -. Queste iniziative rappresentano una risposta concreta alla necessità di diffondere, soprattutto nei giovani, la cultura della legalità. I fenomeni illegali, infatti, – alterano la concorrenza, comportano la perdita di fiducia degli operatori e la diminuzione degli investimenti. Questi fenomeni impattano pesantemente sul sistema economico-sociale, fanno chiudere le imprese oneste, fanno perdere posti di lavoro, non tutelano i consumatori, riducono la sicurezza pubblica e naturalmente alimentano la criminalità organizzata.”

“L’attività di Confcommercio per il contrasto alla criminalità – ha dichiarato Giovanni Ferrarelli – si articola su due filoni paralleli ma strettamente collegati fra di loro: la sicurezza, intesa come iniziative per la tutela delle imprese e degli imprenditori rispetto alle attività criminali e violente, e la diffusione della cultura della legalità e dei valori del vivere civile. In quest’ottica, attraverso questa iniziativa e, soprattutto, grazie alla preziosa partecipazione del Procuratore Capoccia e del Dirigente Montemagno abbiamo voluto dare un contributo concreto all’esigenza di investire sulla formazione dei giovani per far comprendere concretamente l’importanza di vivere in un contesto di rispetto della legalità.”

Hanno preso parte all’iniziativa anche Maurizio Principe dell’Associazione È Solidarietà e Cristina Perri, nuovo Presidente del Gruppo Terziario Donna di Confcommercio Crotone, oltre ai docenti Antonella Manica, Franceschina Gentile e Giuseppe Scutellà.

Al termine dell’incontro sono state consegnati due riconoscimenti al Procuratore Capoccia ed al Dottor Montemagno per il costante impegno nella tutela della legalità sul territorio crotonese.

Durante l’incontro, inoltre, è stato effettuato un collegamento in streaming con Confcommercio Nazionale attraverso il quale sono stati presentati i dati dell’analisi dei fenomeni criminali per l’economia reale e per le imprese.

Questi i dati di sintesi dell’indagine.

IL SENSO DI SICUREZZA. Al Sud il 16% delle imprese del terziario di mercato percepisce un peggioramento dei livelli di sicurezza nel proprio territorio nel 2022, un valore significativamente superiore rispetto alla media nazionale pari al 10,3%. L’usura è il fenomeno criminale percepito in maggior crescita dagli imprenditori (per il 31,3% delle imprese), un dato decisamente più elevato rispetto a quello nazionale pari al 25,9%.

TENTATIVI DI USURA E RACKET. Il 31,1% degli imprenditori del sud ha avuto notizia di fenomeni di usura o estorsione nella propria zona di attività, dato molto al di sopra della media nazionale del 21,4%.

ASSISTENZA CONTRO LA CRIMINALITÀ. Le forze dell’ordine (39%), le associazioni di categoria e le organizzazioni antiusura (22,4%) sono i soggetti sentiti più vicini agli imprenditori minacciati.

ESPOSIZIONE ALL’USURA E AL RACKET. Il 18,1% degli imprenditori del sud è molto preoccupato per il rischio di esposizione a fenomeni di usura e racket nella zona in cui opera, dato superiore alla media nazionale del 16,5%.

IL COMPORTAMENTO DEGLI IMPRENDITORI DI FRONTE AI FENOMENI CRIMINALI. Di fronte a fenomeni di usura e racket il 64,9% delle imprese del sud ritiene che si dovrebbe denunciare (un valore superiore alla media nazionale pari al 59,4%) e il 41,2% dichiara che non saprebbe cosa fare (dato superiore alla media nazionale pari al 30,1%).

MECCANISMI COMMERCIALI FUORI DALLE REGOLE. Nel sud dell’Italia il 68,9% delle imprese si ritiene «molto o abbastanza» penalizzato dall’abusivismo e dalla contraffazione (dato superiore alla media nazionale del 65,1%).

MISURE DI PROTEZIONE. L’80% delle imprese del Sud ha investito in misure di protezione per la propria sicurezza e quella dei propri clienti: in particolare, in sistemi di videosorveglianza e di allarmi antifurto.

QUALITA’ DELLA VITA. Il 18,5% delle imprese del Sud hanno dichiarato che la qualità della vita è peggiorata nel corso dell’ultimo biennio (valore superiore alla media nazionale pari al 17,8%). I fattori che più di altri contribuiscono al peggioramento sono la diminuzione del reddito medio dei residenti, la riduzione della sicurezza personale, l’impoverimento dell’offerta formativa.

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