Comunicati Stampa Vibo Valentia

Imprese e Città – Nusdeo: occorre sfruttare il PNRR per rallentare il fenomeno di desertificazione.

Sono stati presentati a livello nazionale i risultati dalla consueta analisi dell‘Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città italiane, uno studio incentrato sull’osservazione di 120 comuni capoluogo di provincia e finalizzato a qualificare la demografia d’impresa guardando come gli aggregati si muovono nei centri storici rispetto al resto del comune.

In Italia nel complesso tra il 2012 e il 2022 sono sparite, complessivamente, oltre 99mila attività di commercio al dettaglio e 16mila imprese di commercio ambulante; in crescita alberghi, bar e ristoranti (+10.275); nello stesso periodo, cresce la presenza straniera nel commercio, sia come numero di imprese (+44mila), sia come occupati (+107mila) e si riducono le attività e gli occupati italiani (rispettivamente -138mila e -148mila).

Nel comune di Vibo Valentia, in linea rispetto all’inflessione che colpisce tutte le città capoluogo, si registra una rilevante diminuzione degli esercizi commerciali nel centro della città dal momento che le attività di commercio al dettaglio negli ultimi 10 anni passano da 315 a 235 (- 80 imprese), mentre per gli esercizi al dettaglio esistenti al di fuori del centro si registra un lieve incremento di 11 imprese, passando da 225 a 236.

Riguardo il numero di pubblici esercizi (strutture ricettive, bar e ristoranti) le attività esistenti all’interno del centro passano da 104 del 2012 a 78 del 2022 (-26 imprese), al contrario il numero di quelle presenti al di fuori del centro aumenta passando da 77 del 2012 a 87 del 2022 (+10 imprese).

La crisi pandemica e quella energetica susseguitesi in brevissimo tempo – ha commentato il Presidente di Confcommercio Vibo Valentia Salvatore Nusdeo – ha inevitabilmente inciso in modo negativo sulla densità commerciale soprattutto all’interno del centro della città.

Tale desertificazione commerciale si ripercuote su tutto il sistema sociale della città perché significa meno servizi, vivibilità e sicurezza. Occorre, dunque, – conclude Nusdeo – cogliere le opportunità del PNRR per individuare misure di riqualificazione urbana determinate attraverso la concertazione e il coinvolgimento delle parti sociali.”

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