In vista del periodo estivo dedicato ai saldi Confcommercio fornisce, in un decalogo aggiornato, una serie di indicazioni fondamentali, sia per gli esercenti che per i clienti, per effettuare gli acquisti in saldo, seguendo norme di sicurezza e trasparenza.
Oltre al rispetto del distanziamento sociale, l’obbligo di mantenere la mascherina nel negozio e la disinfezione delle mani, questi alcuni principi base per il corretto acquisto degli articoli in saldo:
Cambi – la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (art. 1519 ter cod. civile introdotto da D.L.vo n. 24/2002). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei prodotti – non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti – le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante.
Prodotti in vendita – i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo – obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.