La legge di Bilancio ha stabilito una soglia di 250 euro per i controlli antiriciclaggio con l’obiettivo di favorire l’uso diffuso dei servizi di pagamento, inclusi i prelievi, attraverso reti di prossimità. Questa mossa del governo mira a consentire ai residenti nei piccoli centri, che hanno perso oltre il 30% degli sportelli bancari negli ultimi anni, di effettuare prelievi agevolmente.
Secondo Salvatore Vescina, il responsabile del credito di Confcommercio, i dati di Bankitalia indicano una significativa diminuzione degli sportelli bancari dai 30.258 del 2015 ai 20.986 del 2022, mentre i Comuni serviti dalle banche sono passati da 5.732 a 4.785. L’offerta di prelievo nei negozi di prossimità potrebbe aiutare gli anziani che hanno difficoltà nell’uso dei bancomat, oltre a migliorare la sicurezza, evitando che le persone debbano conservare ingenti somme di denaro in casa.
Le operazioni di prelievo avverranno principalmente attraverso circuiti bancari e carte di credito, ma gli esercenti avranno una certa flessibilità nel quadro normativo europeo e italiano, sempre garantendo la registrazione delle transazioni.
L’accordo denominato “protocollo Pos”, siglato quest’anno tra le associazioni del commercio, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI), e l’Associazione Italiana Prestatori Servizi di Pagamento (APSP), fornirà il contesto normativo per questa iniziativa.
Inoltre, seguendo il protocollo sottoscritto da diverse associazioni del commercio con ABI e APSP, i negozi potranno consultare le offerte promozionali delle banche e dei prestatori di servizi di pagamento sul sito dedicato del CNEL, garantendo maggiore trasparenza sui costi. Le offerte avranno una durata minima di 9 mesi e permetteranno la comparazione dei costi, contribuendo a mitigare le commissioni sui micropagamenti per i pubblici esercizi. Questo rappresenta un passo significativo verso maggiore trasparenza e comparabilità dei costi, come richiesto dalle imprese.
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